Informativa 9/24 (24 GENNAIO GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’AVVOCATO IN PERICOLO)

 

Lettera informativa n. 9/24 del 23.01.2024

 

LA “GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’ AVVOCATO IN PERICOLO”: PER CELEBRARE COLORO CHE ONORANO COL PROPRIO CORAGGIO LA PROFESSIONE FORENSE.

 

Il COA ed il CPO di Pescara segnalano che il 24 gennaio ricorre la Giornata Internazionale dell’Avvocato in Pericolo.

 Tale data è stata scelta non a caso: il 24 gennaio 1977, nel centro di Madrid, nel difficile periodo di transizione tra la dittatura franchista e la democrazia, 5 persone tra cui 3 avvocati esperti di diritto del lavoro e loro collaboratori (Enrique Valdelvira Ibáñez, Luis Javier Benavides Orgaz, Francisco Javier Sauquillo, Serafín Holgado ed Ángel Rodríguez Leal) furono uccisi da terroristi che avevano fatto irruzione nell’ufficio in cui le vittime stavano lavorando.  Altre 4 persone rimasero ferite.

Questo grave evento è conosciuto come “La Matanza de Atocha”.

Organizzata fin dal 2009 dalla Fondazione Abogados de Atocha in collaborazione con diverse Associazioni di Avvocati, la ricorrenza è nata allo scopo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su minacce, violenze, e in molti casi, purtroppo, omicidi subiti, in diverse parti del mondo, da Avvocati colpevoli solo di aver esercitato in maniera indipendente ed autonoma la loro Professione e di battersi per la difesa dei loro assistiti nel quadro del rispetto dei diritti fondamentali e del giusto processo, così come previsti dalle convenzioni internazionali.

Da anni il CNF organizza eventi ed iniziative per celebrare tale giornata, ogni anno dedicata in particolare ad un Paese in cui l’esercizio dei diritti umani fondamentali è negato o limitato e dove l’espletamento del ministero del difensore assume maggior rilevanza sociale e democratica comportando, quindi, maggiori rischi.

La Giornata 2024 è dedicata alla Professione di Avvocato in Iran che, in quel difficile contesto, ha assunto da anni un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti, in particolare per la tutela della libertà di manifestazione del pensiero e della dignità delle donne. Esercitare la funzione di Avvocato difensore di imputati per motivi politici e culturali è diventato particolarmente pericoloso sotto il regime poliziesco e brutale degli ayatollah, come dimostra, tra le tante vicende meritevoli di menzione, quella dell’Avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh, condannata alla pena della reclusione e a subire svariate decine di frustate per la sua difesa dei diritti civili e delle donne: la sua colpa principale è stata quella di aver difeso alcune donne che avevano sfidato il divieto di non portare l’hijab (il tradizionale velo femminile obbligatorio nella Repubblica sciita) in pubblico.

Giova, altresì, rammentare che, per il suo impegno e per il suo coraggio, la Collega Sotoudeh è stata premiata dal CNF in occasione della scorsa sessione del Congresso Nazionale Forense.

Celebrare il 24 gennaio 2024 è allora un modo non formale per sostenere i nostri Colleghi e le nostre Colleghe che, a rischio anche della propria incolumità, si battono per una giustizia ed una società più umane e più rispettose delle persone.

IL COA E IL CPO DI PESCARA