Informativa 11/21 (INFO GIURISPRUDENZA N. 1-21)

 

Lettera informativa n. 11/21 del 09.02.2021 – NG 1-21

 

Riprende da gennaio, con cadenza mensile, il servizio di Newsletter Giurisprudenziale.

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 1-2021

GENNAIO 2021

  • CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3 ORDINANZA N. 56 DEL 7 GENNAIO 2021 (Responsabilità professionale – Tardiva produzione in giudizio di documenti – Onere della prova) In tema di responsabilità professionale, spetta all’avvocato dimostrare che la tardiva produzione in giudizio degli acconti versati è dovuta al cliente. Il legale, infatti, deve informare la parte sull’importanza della documentazione e provare di averne invano fatto richiesta prima della scadenza dei termini di presentazione.
  • CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 442 DELL’ 8 GENNAIO 2021 (Abuso d’ufficio – Novella introdotta dal decreto legge 76/2020 – Parziale abolitio criminis) La nuova formulazione della fattispecie dell’abuso di ufficio, introdotta dall’articolo 23 del decreto legge 76/2020, restringendone l’ambito di operatività con riguardo al diverso atteggiarsi delle modalità della condotta, determina una parziale abolitio criminis in relazione ai fatti commessi prima dell’entrata in vigore della riforma, che non siano più riconducibili alla nuova versione dell’articolo 323 c.p., siccome realizzati mediante violazione di norme regolamentari o di norme di legge generali e astratte, dalle quali non siano ricavabili regole di condotta specifiche ed espresse o che comunque lascino residuare margini di discrezionalità. Ne consegue che per l’abolizione del reato, ai sensi dell’articolo 2, secondo comma c.p., consegue nei processi in corso il proscioglimento dell’imputato, con la formula «perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato».
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 270 DEL 12 GENNAIO 2021 (Opposizione a cartella di pagamento – sanzione amministrativa per violazione cds) L’opposizione a una cartella di pagamento, finalizzata alla riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria irrogata ai sensi del Codice della strada, deve essere proposta, nel termine di giorni trenta a pena di inammissibilità, ai sensi di quanto disposto dall’art. 7 del d.lgs. n. 150 del 2011, e non ai sensi dell’art. 615 del codice di rito civile, qualora la parte deduca che la stessa costituisca il primo atto tramite il quale sia venuta a conoscenza della sanzione irrogata, in ragione della nullità ovvero dell’omissione della notificazione del processo verbale di accertamento della violazione del Codice della strada.
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, ORDINANZA N. 289 DEL 12 GENNAIO 2021 (Assegno – Funzione assistenziale, compensativa e perequativa – Inadeguatezza dei mezzi o impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive) Deve essere riconosciuto l’assegno divorzile al coniuge richiedente laddove non è realistico pensare che l’interessato ultracinquantenne possa proficuamente inserirsi nel mondo del lavoro senza alcuna esperienza specifica, a nulla rilevando le circostanze secondo cui la parte non si sarebbe presentata a un colloquio di lavoro e a un incontro presso il centro per l’impiego non ricorrendo alcuna implicazione necessaria fra dette omissioni e l’effettiva sussistenza di capacità lavorativa specifica.
  • CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 893 DEL 12 GENNAIO 2021 (Violazione degli obblighi di assistenza familiare – Omesso versamento parziale – Tenuità del fatto) Può essere assolto per particolare tenuità del fatto il genitore che omette solo in modo parziale di versare il mantenimento ai figli. 
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, ORDINANZA N. 544 DEL 14 GENNAIO 2021 (Previdenza – Cassa forense – Ampia potestà regolamentare – Delegificazione – Avvocato cancellato dall’albo – Mancato conseguimento del diritto alla pensione – Contributi soggettivi – Mancata restituzione) Nell’esercizio della propria autonomia che la abilita a derogare o abrogare disposizioni di legge in funzione dell’obbiettivo di assicurare equilibrio di bilancio e stabilità delle rispettive gestioni, può adottare misure prevedenti, fermo restando il sistema retributivo di calcolo della pensione, la facoltà di optare per il sistema contributivo a condizioni di maggior favore per gli iscritti, stabilendo, al contempo, la non restituibilità dei contributi legittimamente versati in favore dell’avvocato cancellato dall’albo che non ha conseguito il diritto alla pensione, con abrogazione della precedente disposizione di cui all’articolo 21 della legge 570/80, nel rispetto dei limiti dell’autonomia degli enti (quali la previsione tassativa dei tipi di provvedimento che gli enti sono abilitati ad adottare ed il principio del pro rata), senza che ne consegua la lesione di diritti quesiti o di legittime aspettative o dell’affidamento nella certezza del diritto e nella sicurezza giuridica.
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 1474 DEL 25 GENNAIO 2021 (Collocamento dei minori – Ascolto dei minori infradodicenni con capacità di discernimento) Nell’ambito dei procedimenti che decidono sul collocamento del minore presso un genitore piuttosto che l’altro è obbligatorio l’ascolto del minore infradodicenne capace di discernimento. Il ragazzino ha diritto all’audizione per esprimere una preferenza circa la convivenza.
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3, ORDINANZA N. 1699 DEL 26 GENNAIO 2021 (Sinistro stradale – Pretesa risarcitoria – Mancato invio della raccomandata – Conoscenza acquisita aliunde) Deve ritenersi in tema di sinistro stradale che laddove l’istituto assicuratore venga a conoscenza della pretesa risarcitoria aliunde, anche in assenza della raccomandata di cui all’articolo 148 del codice delle assicurazioni private, si deve assumere che la ratio di tale norma sia stata egualmente soddisfatta, dovendosi ritenere che l’onere imposto al danneggiato possa essere soddisfatto anche con atti equipollenti alla raccomandata, purché altrettanto idonei al soddisfacimento dello scopo perseguito, cioè consentire all’assicuratore di valutare l’opportunità di un accordo con il danneggiato e prevenire premature domande giudiziali, con conseguente dispendio economico, ove l’assicuratore sia stato messo a conoscenza del sinistro, della volontà del danneggiato di essere risarcito ed abbia potuto valutare le responsabilità e la fondatezza delle richieste.
  • CASSAZIONE PENALE, SEZIONI UNITE, SENTENZA N. 3423 DEL 27 GENNAIO 2021 (Giudizio di legittimità – Annullamento parziale – Pena principale – Irrogata in relazione a un capo non in connessione essenziale con i capi attinti dall’annullamento parziale) In casa di annullamento parziale, è eseguibile la pena principale irrogata in relazione a un capo non in connessione essenziale con quelli attinti dall’annullamento parziale per il quale abbiano acquisito autorità di cosa giudicata l’affermazione di responsabilità, anche in relazione alle circostanze del reato, e la determinazione della pena principale, essendo questa immodificabile nel giudizio di rinvio e individuata alla stregua delle sentenze pronunciate in sede di cognizione. La Corte di cassazione, con la sentenza rescindente o con l’ordinanza di cui all’articolo 624, comma secondo, c.p.p., può solo dichiarare, quando occorre, quali parti della sentenza parzialmente annullata sono diventate irrevocabili.
  • CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, SENTENZA N. 2061 DEL 28 GENNAIO 2021 (Leasing finanziario – Legge concorrenza 2017 – Superamento della distinzione fra leasing di godimento e leasing traslativo) La legge 124/17 (articolo 1, commi 136-140) non ha effetti retroattivi e trova, quindi, applicazione per i contratti di leasing finanziario in cui i presupposti della risoluzione per l’inadempimento dell’utilizzatore (previsti dal comma 137) non si siano ancora verificati al momento della sua entrata in vigore; sicché, per i contratti risolti in precedenza e rispetto ai quali sia intervenuto il fallimento dell’utilizzatore soltanto successivamente alla risoluzione contrattuale, rimane valida la distinzione tra leasing di godimento e leasing traslativo, dovendo per quest’ultimo social-tipo negoziale applicarsi, in via analogica, la disciplina di cui all’articolo 1526 c.c. e non quella dettata dall’articolo 72-quater l.f., rispetto alla quale non possono ravvisarsi, nella specie, le condizioni per il ricorso all’analogia legis, né essendo altrimenti consentito giungere in via interpretativa ad una applicazione retroattiva della legge 124/17. In base alla disciplina dettata dall’articolo 1526 c.c., in caso di fallimento dell’utilizzatore, il concedente che aspiri a diventare creditore concorrente ha l’onere di formulare una completa domanda di insinuazione al passivo, ex articolo 93 Lf, in seno alla quale, invocando ai fini del risarcimento del danno l’applicazione dell’eventuale clausola penale stipulata in suo favore, dovrà offrire al giudice delegato la possibilità di apprezzare se detta penale sia equa ovvero manifestamente eccessiva, a tal riguardo avendo l’onere di indicare la somma esattamente ricavata dalla diversa allocazione del bene oggetto di leasing, ovvero, in mancanza, di allegare alla sua domanda una stima attendibile del valore di mercato del bene medesimo al momento del deposito della stessa.