Lettera informativa n. 74/18 del 30.05.2018 – NG 10-18

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 10 -2018

 

 FEBBRAIO 2018 (I)

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 2482 DELL’1 FEBBRAIO 2018

(Precipitazioni atmosferiche eccezionali – Caso fortuito – Dati scientifici)

Le precipitazioni atmosferiche integrano l’ipotesi di caso fortuito, ai sensi dell’articolo 2051 c.c., allorquando assumano i caratteri dell’imprevedibilità oggettiva e dell’eccezionalità, da accertarsi con indagine orientata essenzialmente da dati scientifici di tipo statistico (i dati pluviometrici) riferiti al contesto specifico di localizzazione della res oggetto di custodia, la quale va considerata nello stato in cui si presenta al momento dell’evento atmosferico.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3, ORDINANZA N. 2525 DELL’1 FEBBRAIO 2018

(Garanzie patrimoniali – Trasferimento di un immobile al coniuge in sede di separazione – Revocatoria ordinaria)

E’ soggetto a revocatoria ordinaria il trasferimento di un immobile dal marito alla moglie attuato in sede di separazione. La partecipazione del terzo alla frode, infatti, può essere ricavata anche da presunzioni semplici quali la sussistenza di un vincolo parentale, perché è estremamente inverosimile che il beneficiario non fosse a conoscenza della situazione debitoria gravante sul disponente.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 4736 DELL’1 FEBBAIO 2018

(Evasione fiscale – Limiti all’utilizzo del Pvc)

Nell’ambito del giudizio per evasione fiscale il verbale della Guardia di finanza, che è un atto amministrativo extraprocessuale, è inutilizzabile solo se redatto dopo che siano già emersi indizi di reato.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, ORDINANZA N. 2606 DEL 2 FEBBRAIO 2018

(Morte del coniuge – Pensione di reversibilità al coniuge separato con addebito)

Deve affermarsi il diritto del richiedente all’assegno di reversibilità nonostante fosse coniuge separato con addebito al momento della morte del de cuius, dovendosi ritenere che la legge 903/65 non richiede, quale requisito per ottenere la pensione di reversibilità, la vivenza a carico al momento del decesso del coniuge e lo stato di bisogno ma unicamente l’esistenza del rapporto coniugale col coniuge defunto pensionato o assicurato, dovendosi ritenere che la ratio della tutela previdenziale è rappresentata dall’intento di porre il coniuge superstite al riparo dall’eventualità dello stato di bisogno, senza che tale stato di bisogno divenga (anche per il coniuge separato per colpa o con addebito) concreto presupposto e condizione della tutela medesima.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3, ORDINANZA N. 2647 DEL 2 FEBBRAIO 2018

(Nullità della citazione – Rilevata in appello – Regressione del giudizio al primo grado) Esclusione

La nullità della citazione rilevata in appello non fa regredire il giudizio al primo grado. In questa ipotesi, peraltro, va esclusa la violazione del diritto di difesa anche se la parte ha potuto difendersi nel merito in un solo grado di giudizio.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, SENTENZA N. 2565 DEL 2 FEBBRAIO 2018

(Prima casa – Due abitazioni nello stesso Comune – Inabitabilità di uno degli alloggi)

I proprietari di una seconda abitazione nello stesso Comune conservano le agevolazioni sulla prima casa nel caso in cui l’immobile lasciato non sia concretamente idoneo, per dimensioni e caratteristiche, a soddisfare esigenze abitative dell’interessato.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 5210 DEL 2 FEBBAIO 2018

(Violazione degli obblighi di assistenza familiare – Mancato versamento mantenimento alla prole – Onerato con beni immobili e mobili)

Nel caso di corresponsione parziale dell’assegno di mantenimento stabilito dal giudice civile, per affermare che sussiste il reato ex articolo 570, comma 2 n. 2, c.p., il giudice penale deve accertare se la condotta ha inciso sull’entità dei mezzi economici che l’obbligato è tenuto a fornire ai beneficiari, valutando tutte le circostanze del caso concreto dovendosi escludere ogni automatica equiparazione dell’inadempimento dell’obbligo civile alla violazione della legge penale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 2575 DEL 2 FEBBRAIO 2018

(Professionista – Seconda parcella – In aumento rispetto alla prima – Per le stesse attività)

Qualora il professionista, dopo aver presentato al proprio cliente una parcella per il pagamento dei compensi spettanti, redatta in conformità ai minimi tabellari, richieda, successivamente, per le stesse attività un pagamento maggiore sulla base di una nuova parcella, il giudice del merito, richiesto della liquidazione, salva l’ipotesi in cui la prima parcella abbia carattere vincolante in quanto conforme ad un pregresso accordo o espressamente accettata dal cliente, ben può valutare se esistono elementi – discrezionalmente apprezzabili – che facciano ritenere giustificata e legittima la maggiore richiesta, fermo restando il necessario apprezzamento di congruità degli onorari richiesti sulla base ed in funzione dei parametri previsti dalla tariffa professionale, il quale, se adeguatamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità. Nella formulazione della prima richiesta – invero – possono aver assunto un molo determinante o concorrente assieme alla valutazione dell’adeguatezza del compenso all’opera volta (in relazione ed in funzione dei parametri contemplati dalla tariffa professionale) altre circostanze e considerazioni oggettive o soggettive (ad esempio il rapporto amichevole col cliente: la situazione di difficoltà economica, nota al professionista, in cui quest’ultimo versi; l’attesa o l’aspettativa di un immediato o sollecito soddisfacimento della richiesta), che abbiano determinato il professionista a contenere particolarmente la richiesta stessa e che più non sussistano all’atto di quella successiva, più elevata, sottoposta al vaglio dell’autorità giudiziaria.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA N. 2644 DEL 2 FEBBRAIO 2018

(Sinistro – Spese per assistenza stragiudiziale – Vittima – Ordinaria diligenza)

Le spese sostenute dalla vittima di un sinistro stradale per remunerare l’avvocato al quale si è rivolta per assistenza stragiudiziale rientrano nel danno emergente (articolo 1223 c.c.) e, come qualsiasi altra voce di danno, sarà soggetta alle regole generali. Il risarcimento può essere escluso solo per le spese che la vittima avrebbe potuto evitare con l’ordinaria diligenza, per le spese che, pur necessarie, sono state sostenute in misura esagerata e per quelle non legate da alcun nesso di causa rispetto al fatto illecito.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 2670 DEL 5 FEBBRAIO 2018

(Modello di constatazione amichevole – Dinamica smentita dalla consulenza tecnica d’ufficio)

Deve ritenersi legittima la motivazione della sentenza che ritiene mai avvenuto il sinistro stradale nonostante la sottoscrizione dell’asserito danneggiante sul modello di constatazione amichevole, laddove la dinamica così come ricostruita risulta smentita dal risultato della consulenza tecnica d’ufficio, dovendosi ritenere che la legge pone a carico dell’assicuratore, nel caso in cui il danneggiato invochi contro di lui la confessione del responsabile contenuta nel suddetto modulo, una mera presunzione semplice, che può essere vinta con tutti i mezzi ordinari di prova, ivi compresa, ovviamente, un’altra presunzione semplice, ricavata da elementi indiziari ai sensi dell’articolo 2729 c.c.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III3, ORDINANZA N. 2675 DEL 5 FEBBRAIO 2018

(Responsabilità medica – Per nascita indesiderata – Ristoro in favore del padre)

In tema di responsabilità del medico per erronea diagnosi concernente il feto e conseguente nascita indesiderata, il risarcimento dei danni che costituiscono conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento della struttura sanitaria all’obbligazione di natura contrattuale spetta non solo alla madre ma anche al padre, atteso il complesso di diritti e doveri che, secondo l’ordinamento, si incentrano sulla procreazione cosciente e responsabile, considerando che, agli effetti negativi della condotta del medico ed alla responsabilità della struttura in cui egli opera, non può ritenersi estraneo il padre, il quale deve, perciò, considerarsi tra i soggetti “protetti” e, quindi, tra coloro rispetto ai quali la prestazione mancata o inesatta è qualificabile come inadempimento, con il correlato diritto al risarcimento dei conseguenti danni, immediati e diretti, fra i quali deve ricomprendersi il pregiudizio di carattere patrimoniale derivante dai doveri di mantenimento dei genitori nei confronti dei figli.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 2665 DEL 5 FEBBRAIO 2018

(Trasfusione del sangue infetto – Diritto al risarcimento – Responsabilità contrattuale)

Nel caso del paziente che ha contratto l’epatite Hcv-Ab dopo la trasfusione del sangue infetto si deve distinguere la responsabilità dell’azienda sanitaria locale da quella del ministero della Salute, dovendosi ritenere che ha natura contrattuale il rapporto intercorso fra il paziente e l’Asl e che la prescrizione decennale del diritto al risarcimento del danno derivante dalla responsabilità contrattuale o da contatto sociale della Asl deve essere fatta decorrere al più tardi dalla data di presentazione della domanda di indennizzo e, se rispetto a tale data la responsabilità extracontrattuale del ministero della Salute per omessa vigilanza sulle sacche di sangue infette deve ritenersi prescritta, non altrettanto deve riconoscersi per la responsabilità contrattuale dell’azienda sanitaria.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 5542 DEL 6 FEBBAIO 2018

(Sequestro preventivo per equivalente – Terzo che rivendica l’esclusiva titolarità del bene – Riesame)

In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, ove il sequestro venga disposto o eseguito su beni formalmente intestati a terzi ma nella disponibilità dell’indagato, il terzo che si limiti a rivendicarne l’esclusiva titolarità o disponibilità è legittimato a proporre richiesta di riesame ai sensi dell’articolo 322 c.p.p.: ne consegue che deve essere annullata con rinvio la sentenza del tribunale che dichiara inammissibile l’istanza di riesame presentata dal coniuge dell’indagato, estraneo al reato, contro il sequestro delle somme sul conto corrente bancario a lui intestato, con delega a operare in favore dell’indiziato.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, ORDINANZA N. 3015 DEL 7 FEBBRAIO 2018

(Assegno – Natura assistenziale)

A giustificare l’attribuzione dell’assegno non è di per sé, lo squilibrio o il divario tra le condizioni reddituali delle parti, all’epoca del divorzio, né il peggioramento delle condizioni del coniuge richiedente l’assegno rispetto alla situazione (o al tenore) di vita matrimoniale, ma la mancanza della “indipendenza o autosufficienza economica” di uno dei coniugi, intesa come impossibilità di condurre con i propri mezzi un’esistenza economicamente autonoma e dignitosa e quest’ultimo parametro va apprezzato con la necessaria elasticità e l’opportuna considerazione dei bisogni del richiedente l’assegno, considerato come persona singola e non come ex coniuge, ma pur sempre inserita nel contesto sociale: ne consegue che per determinare la soglia dell’indipendenza economica occorrerà avere riguardo alle indicazioni provenienti, nel momento storico determinato, dalla coscienza collettiva e, dunque, né bloccata alla soglia della pura sopravvivenza né eccedente il livello della normalità, quale, nei casi singoli, da questa coscienza configurata e di cui il giudice deve farsi interprete, ad essa rapportando, senza fughe, le proprie scelte valutative, in un ambito necessariamente duttile, ma non arbitrariamente dilatabile.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 5784 DEL 7 FEBBAIO 2018

(Omesso versamento Iva – Sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato)

Deve essere annullata con rinvio l’ordinanza del tribunale che dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato di omesso versamento Iva, modificando, peraltro senza il consenso dell’interessato, il programma di trattamento con la restituzione integrale del debito nei confronti del fisco, dovendosi osservare che l’indicazione contenuta nell’articolo 168 bis, comma secondo c.p., ha natura prescrittiva ma non assoluta, come chiaramente evidenziato dalla locuzione «ove possibile», sicché risulta ingiustificato ritenere che la sospensione del procedimento con messa alla prova sia necessariamente subordinata all’integrale risarcimento del danno.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 3028 DELL’8 FEBBRAIO 2018

(Ammissione a gratuito patrocinio – Opposizione)

Indipendentemente dalla circostanza che sia eventualmente pronunziato nel contesto della sentenza che definisce il giudizio di merito, il provvedimento di revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio resta in ogni caso assoggettato esclusivamente al mezzo di impugnazione suo proprio, e cioè l’opposizione da proporsi al capo dell’ufficio giudiziario del magistrato che ha disposto la revoca (articolo 170 del Dpr. n. 115/02).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – L, ORDINANZA N. 3154 DELL’8 FEBBRAIO 2018

(Telelavoro – Contenzioso – Competenza)

Sul licenziamento di chi lavora da casa è competente il giudice del luogo dove abita il dipendente. Per radicare la competenza è sufficiente, infatti, che l’imprenditore disponga in quel luogo di una serie di beni organizzati per l’attività anche se i locali sono di proprietà altrui o del lavoratore stesso.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, ORDINANZA N. 3181 DEL 9 FEBBRAIO 2018

(Coniugi-soci – Dichiarazione congiunta – Autore illecito – Sanzioni – Responsabilità solidale)

Ai sensi dell’articolo 17 della legge 13 aprile 1977, n. 114, la dichiarazione dei redditi congiunta, consentita a coniugi non separati, costituisce una facoltà che, una volta esercitata per libera scelta degli interessati, produce tutte le conseguenze, vantaggiose ed eventualmente svantaggiose, che derivano dalla legge e che ne connotano il peculiare regime, a prescindere dalle successive vicende del matrimonio; ne consegue che la responsabilità solidale dei coniugi per il pagamento dell’imposta ed accessori, iscritti a ruolo a nome del marito a seguito di accertamento, prevista dall’ultimo comma del citato art. 17, non è influenzata dal venir meno, successivamente alla dichiarazione congiunta, della convivenza matrimoniale per separazione personale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA N. 3237 DEL 9 FEBBRAIO 2018

(Rito sommario – Liquidazione Ctu – Termine di decadenza)

L’attrazione dell’opposizione al decreto di liquidazione delle spese di giustizia nel modello del rito sommario comporta che il termine per la relativa proposizione sia quello di trenta giorni stabilito in generale per il riesame dei provvedimenti adottati in prima istanza nell’ambito di procedure riconducibili allo schema del rito sommario.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 6737 DEL 12 FEBBAIO 2018

(Omesso versamento delle ritenute – Crisi di liquidità – Rilevanza)

Può essere assolto per il mancato pagamento di ritenute o di imposte l’imprenditore che, senza liquidità, sceglie di pagare i dipendenti ai fini del loro sostentamento e di quello delle loro famiglie. Cade in questi casi il dolo, l’elemento soggettivo del reato che dev’essere sempre ben accertato ai fini della condanna.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 6959 DEL 13 FEBBAIO 2018

(Archiviazione per particolare tenuità del fatto – Non punibilità – Assenza di contraddittorio)

Il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto, pronunciato ai sensi dell’art. 411, comma 1, c.p.p., è nullo se emesso senza l’osservanza della speciale procedura prevista al comma 1 bis di detta norma, non essendo le disposizioni generali contenute negli artt. 408 e ss. cod. proc. pen. idonee a garantire il necessario contraddittorio sulla configurabilità della causa di non punibilità prevista dall’art. 131-bis cod. pen.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 7017 DEL 14 FEBBAIO 2018

(Sequestro preventivo somme – Conto corrente bancario – Accredito dello stipendio – Confisca diretta)

Scatta il sequestro preventivo finalizzato alla confisca sul conto corrente su cui viene accreditato lo stipendio dell’indagato per reati fiscali perché non si tratta di misura su somme corrisposte ogni mese a titolo di retribuzione, ma su denaro in giacenza la cui provenienza è priva di rilievo.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. I, SENTENZA N. 7211 DEL 14 FEBBAIO 2018

(Concomitante impegno professionale del difensore di fiducia – Funzione di giudice tributario – Rinvio dell’udienza – Legittimo impedimento)

Deve ritenersi sussistente la violazione del diritto di difesa dell’imputato per il diniego implicito del differimento dell’udienza chiesto dal difensore di fiducia per il concomitante impegno professionale derivante dall’ufficio di giudice tributario, dovendosi ritenere che l’incarico di componente della commissione provinciale tributaria, avente natura giurisdizionale, sia dunque fondato su base di natura pubblica per lo svolgimento di una funzione parimenti pubblicistica, da presumersi non differibile: ne consegue l’annullamento senza rinvio delle sentenze di merito e la trasmissione degli atti al tribunale per l’ulteriore corso.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 7019 DEL 14 FEBBAIO 2018

(Sequestro preventivo finalizzato alla confisca – Evasore fiscale – Ex coniuge – Convivenza proseguita dopo la separazione)

Deve ritenersi legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca disposto sugli immobili di proprietà della società amministrata dall’ex coniuge dell’indagato per evasione fiscale, dovendo ritenere che quest’ultimo sia l’amministratore di fatto della compagine laddove la convivenza fra i due è proseguita dopo la separazione e il primo in epoca anteriore al matrimonio mai ha dichiarato redditi da lavoro dipendente.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, ORDINANZA N. 3709 DEL 15 FEBBRAIO 2018

(Mantenimento – Aumento in caso di mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi)

L’assegno di mantenimento può aumentare nel caso in cui il coniuge obbligato, presunto benestante, non produce in giudizio le dichiarazioni dei redditi.