Lettera informativa n. 170/16 del 29.12.2016 NG 7-16

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 7-2016

 

SETTEMBRE 2016 (I)

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. I, SENTENZA N. 36358 DELL’1 SETTEMBRE 2016

(Frode fiscale – Competenza)

In tema di maxi frode fiscale, la competenza, in caso di impossibilità per numero e nazionalità dei partecipanti, di accertare il luogo di consumazione del reato, si radicherà presso il tribunale della città dove la polizia giudiziaria ha avviato le indagini, sollecitando l’inizio del procedimento da parte della Procura.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. IV, SENTENZA N. 36285 DELL’1 SETTEMBRE 2016

(Sisma – Crollo – Edificio – Manutenzione straordinaria – Normativa antisismica – Inosservanza)

Deve essere cassata con rinvio la sentenza di merito che perviene alla condanna del direttore dei lavori incaricato dell’intervento di manutenzione straordinaria dopo il crollo dell’edificio cagionato da una scossa di terremoto laddove, riconosciuta la posizione di garanzia dell’imputato e l’inosservanza della normativa antisismica, risolve l’accertamento del nesso causale con un giudizio esclusivamente di tipo deduttivo, fondato su mere massime di esperienza.

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 17539 DEL 2 SETTEMBRE 2016

(Indennità sostitutiva di preavviso – Agente senza rappresentanza – Recesso per giusta causa dell’agente)

L’agente senza rappresentanza ha diritto all’indennità sostitutiva di preavviso se recede per giusta causa dal contratto quando il datore di lavoro arreca disagio al lavoratore nello svolgimento delle sue attività.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. V, SENTENZA N. 36821 DEL 5 SETTEMBRE 2016

(False dichiarazioni sostitutive di certificazioni in tema di appalti – Nessuna menzione alle tasse non pagate – Ottenuta rateizzazione dal fisco)

Chi ottiene la rateizzazione del debito dal fisco può partecipare all’appalto senza commettere un falso se dichiara che è in regola con le tasse. La rateizzazione, rimodulando la scadenza dei debiti tributari e differendone l’esigibilità, cancella anche l’originario inadempimento dei destinatari delle cartelle esattoriali. Affinché la rateizzazione del debito fiscale possa elidere la «violazione fiscale definitivamente accertata» sono necessarie alcune condizioni, che vanno accertate in concreto. E’ necessario, innanzitutto, che la rateizzazione sia stata accordata con idoneo provvedimento dell’amministrazione finanziaria antecedente alla data di presentazione della domanda di partecipazione alla procedura di gara, non bastando che una domanda di rateizzazione, magari inadeguata o pretestuosa, sia stata presentata; che non risulti inadempiuta anche relativamente ad una sola rata o non risulti disdetta dall’autorità amministrativa; che non sia avvenuta nell’ambito di una transazione fiscale, la quale, operando dentro il concordato preventivo o l’accordo di ristrutturazione, per essere efficace, richiede l’omologazione da parte del Tribunale.

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 17637 DEL 6 SETTEMBRE 2016

(Licenziamento disciplinare – Cartellino marcatempo – Timbratura in entrata e in uscita – Presenza in servizio – Falsa attestazione)

Deve ritenersi che la timbratura del cartellino marcatempo in entrata e in uscita, laddove non corrispondente alla reale situazione di fatto, integri l’ipotesi di falsa attestazione della presenza in servizio con modalità fraudolente giacché la falsa attestazione del pubblico dipendente circa la presenza in ufficio riportata sui cartellini marcatempo o nei fogli di presenza costituisce condotta oggettivamente idonea ad indurre in errore il datore di lavoro circa la presenza effettiva sul luogo di lavoro e integra il reato di truffa aggravata ove il pubblico dipendente si allontani senza far risultare, mediante timbratura del cartellino o della scheda magnetica, i periodi di assenza, sempre che siano da considerare economicamente apprezzabili.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 36867 DEL 6 SETTEMBRE 2016

(Atti osceni in luogo pubblico – Sanzione penale sostituita da sanzione amministrativa – Depenalizzazione D. lgs. 8/2015)

Va rilevata l’intervenuta abolitio criminis, per effetto dell’art. 2 comma 1, lett. A) D. Lgs 15 gennaio 2015, n. 8, del reato di atti osceni di cui all’art. 527 c.p. (Capo B), in quanto il fatto è ora soggetto all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 ad euro 30.000. Ai sensi dell’art. 8 del decreto citato, le disposizioni del decreto, che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative, si applicano anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto stesso, sempre che il procedimento penale non sia stato definito con sentenza o con decreto divenuti irrevocabili.

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. UNITE, SENTENZA N. 17676 DEL 7 SETTEMBRE 2016

(Domanda di separazione tra coniugi – Domanda su affidamento e mantenimento minore – Residente all’estero – Giudice straniero)

Il regolamento (CE) n. 2201/2003 introduce distinti criteri generali di attribuzione della giurisdizione per il caso di separazione personale e di domande inerenti alla responsabilità genitoriale su un minore, devolvendo in via esclusiva la competenza a decidere sulle domande incluse nel secondo ambito, pure se proposte congiuntamente a quella di separazione giudiziale, al giudice del luogo in cui il minore risiede abitualmente. Quando, dunque, il minore non risiede abitualmente nello Stato membro in cui si svolge il procedimento separatizio, il suo superiore e preminente interesse col criterio di vicinanza impongono di scindere i due ambiti e di non attribuire al giudice adito per il primo procedimento d’indole matrimoniale anche la competenza a conoscere delle domande concernenti la responsabilità genitoriale, se non accettata dal coniuge convenuto e non corrispondente all’interesse del figlio minorenne.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 37229 DELL’8 SETTEMBRE 2016

(Violazione del testo unico in materia di sicurezza sul lavoro – Responsabilità dell’appaltatore su negligenze del subappaltatore)

In tema di prevenzione degli infortuni, l’appaltatore che procede a subappaltare l’esecuzione delle opere non perde automaticamente la qualifica di datore di lavoro, neppure se il subappalto riguardi formalmente la totalità dei lavori, ma continua ad essere responsabile del rispetto della normativa antinfortunistica, qualora eserciti una continua ingerenza nella prosecuzione dei lavori: ne consegue che occorre sempre verificare se nell’ambito del contratto di appalto l’appaltatore eserciti o meno una ingerenza sulla esecuzione dei lavori appaltati ad altri.

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, SENTENZA N. 17884 DEL 9 SETTEMBRE 2016

(Impresa individuale – Avviso di udienza – Notifica a mezzo pec – Disattivata dopo la cancellazione dal registro delle imprese – Negligenza – Procedura prefallimentare)

E’ legittima la dichiarazione di fallimento dell’impresa individuale, anche nel caso di mancato perfezionamento della notificazione dell’avviso d’udienza, dovendosi ritenere negligente la condotta dell’imprenditore individuale il quale, cancellatosi dal registro delle imprese per la cessata attività, abbia disattivato la propria casella pec nel periodo dell’anno successivo nel quale, ai sensi dell’articolo 10 l.f., decorre dalla cancellazione dal registro delle imprese, senza possibilità per l’imprenditore medesimo di dimostrare il momento anteriore dell’effettiva cessazione dell’attività: ne consegue che la procedura di notificazione prefallimentare, tentata attraverso la comunicazione a mezzo pec e poi presso la casa comunale è immune da censure ed eseguita alla luce di una disposizione di legge, l’articolo 15, comma 3, l.f., pienamente compatibile con i parametri costituzionali.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 37231 DEL 12 SETTEMBRE 2016

(Imputato – Rito abbreviato semplice e non condizionato – Rinnovazione parziale dell’istruttoria)

Sulla base della nuova formulazione dell’art. 438 cod. proc. pen. dopo le modifiche intervenute con la L. 479/99, è possibile la richiesta di rinnovazione in appello dell’istruzione dibattimentale laddove l’imputato abbia chiesto di procedere con il rito abbreviato condizionato, mentre ove abbia richiesto di procedere con il rito abbreviato cd. “semplice” è facoltà dell’imputato sollecitare il giudice di appello all’esercizio dei poteri officiosi ex art. 603 comma 3 del codice di rito.

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, SENTENZA N. 17946 DEL 13 SETTEMBRE 2016

(Dichiarazione di fallimento – Società cancellata dal registro delle imprese – Notifica a mezzo posta elettronica certificata – Deposito presso la casa comunale)

Anche nel caso di società già cancellata dal registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento può essere validamente notificato, ai sensi dell’articolo 15, comma terzo, Lf – nel testo novellato dal decreto legge 179/12, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, all’indirizzo di posta elettronica certificata della società cancellata in precedenza comunicato al registro delle imprese, ovvero quando, per qualsiasi ragione, non risulti possibile la notifica a mezzo pec, direttamente presso la sua sede risultante sempre dal registro delle imprese e, in caso di ulteriore esito negativo, mediante deposito presso la casa comunale del luogo dove la medesima aveva sede.

 

CASSAZIONE PENALE, SEZ. V, SENTENZA N. 38091 DEL 13 SETTEMBRE 2016

(Legittimo impedimento – Certificato medico – Contestazione nel merito)

In presenza di certificazione sanitaria, il giudice di merito, nel disattendere la documentazione ai fini della dichiarazione di contumacia, deve attenersi alla natura dell’infermità e valutarne il carattere impeditivo, potendo pervenire ad un giudizio negativo circa l’assoluta impossibilità a comparire solo disattendendo, con adeguata valutazione, il referto, la rilevanza della patologia da cui si afferma colpito l’imputato.